Gli scioperi di Hollywood: tempo fino al 1° ottobre per salvare la stagione

Gli sceneggiatori sono in sciopero da oltre quattro mesi, gli attori da due. Qual è lo stato delle cose?

La stagione televisiva 2023-24 così come l'abbiamo conosciuta fino a oggi può essere ancora salvata, ma resta pochissimo tempo. Mentre lo sciopero della WGA, che rappresenta gli sceneggiatori, e quello della SAG-AFTRA, che rappresenta gli attori, proseguono a Hollywood, rispettivamente da 136 e 63 giorni, il presidente della divisione Entertainment della FOX Michael Thorn ha dichiarato che un accordo con l'AMPTP, che rappresenta i nove maggiori studi, deve essere raggiunto entro la fine di questo mese se si vuole che gli sceneggiati fermati dalla doppia agitazione abbiano margine sufficiente per tornare con nuovi episodi durante la stagione.


Scioperi di Hollywood: gli ultimi aggiornamenti 


Sono passati altri 29 giorni da quando la WGA ha risposto all'ultima offerta dell'AMPTP e, da allora, non ci sono stati ulteriori sviluppi né è stato programmato un nuovo incontro. La risposta del sindacato, come abbiamo riportato nel nostro speciale, ha evidenziato una situazione ancora di stallo su gran parte delle richieste avanzate dagli sceneggiatori, mentre ancora più lentamente procedono le cose sul fronte SAG-AFTRA.

Secondo quanto riferito da alcune fonti, ci vorranno circa otto settimane per far tornare in produzione sceneggiati come 9-1-1, Chicago Fire, Grey's Anatomy e NCIS una volta risolti gli scioperi. "Arrivati a un certo punto, nel tardo autunno, sarà molto difficile lanciare show con sceneggiature durante la tradizionale stagione televisiva", ha detto Thorn a Deadline. Se un accordo sarà raggiunto entro il 1° ottobre, a quel punto bisognerà prendere decisioni difficili in merito alla programmazione: "Se la serie potrà funzionare e avere successo nell'estate [del 2024], bene. Se sarà meglio aspettare l'autunno e usare il football e lo sport, lo faremo. Ogni serie è diversa ma, a volte, quando fissi la data di debutto a maggio [alla fine della stagione], ti chiedi sempre: 'È il momento migliore?'" per presentare una stagione o una serie.


Come le reti broadcast stanno rispondendo agli scioperi 


In giro per i cinque principali broadcast americani, le proposte di sceneggiati sono pochissime e si tratta per lo più di serie che erano già in produzione prima degli scioperi. FOX è riuscita a salvare solo la serata domenicale dedicata all'animazione con le nuove stagioni de I Simpson, I Griffin e Bob's Burgers e la novità Krapopolis, mentre nel resto della settimana sono previsti solo reality competitivi ed eventi sportivi. Nessuna serie, vecchia o nuova, torna per ora su ABC, che ha riempito il palinsesto autunnale di reality, game show e programmi di approfondimento. CBS tira avanti con le repliche dei suoi procedurali e delle sue comedy, alle quali si aggiungono reality navigati come Survivor e The Amazing Race, un prolungamento del Grande Fratello (in onda solitamente fino alla fine dell'estate) e un paio di acquisizioni - lo spin-off australiano NCIS: Sydney e il fenomeno della tv via cavo Yellowstone.

NBC è quella messa meglio. Può contare sulle nuove stagioni di Magnum, P.I., Quantum Leap e Transplant, così come su due novità assolute, Found e The Irrational, completate prima degli scioperi. Alcune serie, come le tre Chicago e i tre Law & Order tornano con repliche. Per il resto, sport e qualche reality, come l'immancabile The Voice. Infine, The CW adotta una strategia che sarebbe stata la stessa anche senza gli scioperi. La nuova proprietà opta per un'offerta composta per lo più di serie in prima visione acquisite in giro per il mondo, come le canadesi Sullivan's Crossing e The Spencer Sisters, la tedesca The Swarm e la britannica Everyone Else Burns. A queste si aggiungono reality e programmi sportivi, e nessuna serie originale delle poche rinnovate.





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